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30 agosto 2014

portafoto e portapenne


In questa estate piovosa i miei nipotini aiutati dalla mamma si sono divertiti a creare questi lavoretti, 
usando sabbia e conchiglie trovate durante le vacanze al mare.......


Le cornici sono quelle di legno da decorare, nella parte bassa hanno usato vernice azzurra e bianca per riprodurre il mare, 
sul resto della cornice hanno steso della colla e sopra la sabbia.........poi hanno decorato il tutto con le conchiglie.

I portapenne sono dei barattoli rivestiti col feltro e poi decorati con le conchiglie........






Questi sono quelli fatti da Alessandro, 
sul barattolo ha scritto il suo nome (ALE) con le conchiglie














Questi sono quelli fatti da Lorenzo......

26 agosto 2014

buon onomastico Alessandro...


Al mio nipotino Alessandro......

23 agosto 2014

eremi italiani....


Ci sono costruzioni realizzate nei secoli scorsi, abbarbicate sulle rocce...........
Sono gli eremi dove gli eremiti decidevano di vivere in solitudine e meditazione, 
alcuni di questi sono poi diventati luoghi di culto ed hanno dato vita a molte leggende........
Vere meraviglie se pensate che quando li hanno costruiti non esistevano gru e mezzi aerei......
Eppure li hanno realizzati e non hanno problemi di cedimenti come molte costruzioni moderne..... 

Meraviglie dei tempi passati!!!!!


Eremo di San Colombano....




























Nel mezzo di una suggestiva parete rocciosa a circa 120 metri di altezza dal letto del fiume Leno, vicino a Rovereto, si trova l'eremo dedicato a San Colombano. Dalla strada si percorre un sentiero e dopo qualche centinaio di metri inizia una scalinata di 102 gradini scavati a mano nella roccia (probabilmente dagli eremiti stessi) che costeggia la montagna.
Una scritta incisa sulla roccia accanto al campanile farebbe risalire la ''grotta degli Eremiti' al 753, quando un "Pio Uomo" in cerca di un luogo dove isolarsi dal mondo trovò questa grotta protetta dal tetto naturale formato dalle rocce. Anche sulla chiesetta ed il romitorio la storia si mischia alla leggenda, ma c'è accordo nel ritenere che vennero costruiti probabilmente intorno all'anno 1000 anche se il primo documento che testimonia l'esistenza della chiesa di San Colombano è del 1319.
Fu completamente ristrutturato e rimesso in sesto dopo decenni di incuria e vandalismo nel 1996
Nella cappella è conservato un affresco raffigurante la madonna e i santi, salendo pochi gradini si arriva alla Grotta dell'Eremita che venne utilizzata fino al 1781, anno in cui venne abolito il romitaggio da Giuseppe II d'Asburgo.
Uno degli affreschi nella grotta racconta la leggenda della lotta tra San Colombano e il drago e l'altro raffigura il paradiso.
Sopra si trova il campanile ed una saletta dove ci sono fotografie e documenti.
Ma altre sono le storie che avvolgono questo luogo magico, dalla peste dei gelsi cessata per l'intervento del santo alle processioni per chiedere la fine della siccità nel XV secolo.





Santuario Madonna della corona...



Ilsantuario Madonna della corona si trova a metà della parete verticale rocciosa del Monte Baldo (Verona), a 700 m. di altitudine, scavata completamente nella roccia viva che scende a picco per 400 metri. Le pareti di sinistra e l'abside sono costituite dalla roccia stessa. Il santuario viene chiamato "della Corona" per la forma delle rocce che lo circondano.
Fu in origine sede di eremiti (1139) legato al Monastero di S. Zeno in Verona; il romitorio era dedicato alla Madonna col titolo di Madre di Dio, e verso il 1437 passò sotto l'ordine dei Cavalieri di Malta. Dal 1480 al 1522 fu costruita una chiesetta. Il nucleo originario risale alla prima metà del XVI secolo per ospitare la statua di pietra che rappresenta la Pietà e che ancora è venerata nel santuario.
In passato era raggiungibile, dal basso, solo a piedi con una scalinata di ben 1540 gradini (il sentiero della speranza)....o con un sistema di carrucole.
Oggi è raggiungibile, anche dall'alto, attraverso una stretta strada che termina in una galleria scavata nella roccia, per il trasporto di anziani e malati c'è un pulmino, ma è vietato l''accesso ad altri mezzi privati.
Questa strada è percorribile solo a piedi, e lungo il tragitto ci sono le quattordici stazioni della Via Crucis e viene riprodotto il sepolcro dove venne messo Gesù dopo la sua morte.


Eremo di S. Bartolomeo....



L'eremo ha origini antichissime, precedenti all'anno mille, è ubicato a mezzacosta, sul versante esposto al sole del vallone di S. Spirito, costruito sotto un ampio tetto di roccia. 
Vi si accede attraverso due sentieri: il primo, scendendo dalla Valle Giumentina, permette di vedere l’eremo sul versante opposto mimetizzato nella roccia; il secondo, scendendo da Roccamorice, termina con una breve ma suggestiva galleria scavata nella roccia che immette nel camminamento antistante all'eremo.
Al centro della balconata ci sono due scale una delle quali detta Scala Santa. Lungo la balconata si trova una vasca per la raccolta dell'acqua piovana.
Sulla facciata ci sono due affreschi del XIII secolo: una Madonna col Bambino e un Cristo benedicente.
L’eremo è quasi interamente incastonato nella roccia, ed è costituito da una cappella e da due vani scavati nella roccia destinati agli eremiti, il portale è costituito da un semplice architrave in pietra.
Sopra l’altare c'è una nicchia contenente una statua lignea ottocentesca di San Bartolomeo, raffigurato con un coltello, dato che subì il martirio dello scorticamento.
All'interno della chiesa, sotto una pietra squadrata, vi è una piccola sorgente d’acqua. È l’acqua di S. Bartolomeo, dalle proprietà taumaturgiche, che viene raccolta con un cucchiaio e mescolata con l’acqua di una sorgente sul lato destro del sottostante torrente Capo la Vena.
Il Santo viene festeggiato il 25 agosto portando la piccola statua in processione fino alla chiesa parrocchiale di Roccamorice, dove rimane per circa un mese.


20 agosto 2014

grissini morbidi....


Faccio spesso questi grissini morbidi e piacciono molto....

200 g. Farina di semola rimacinata - 250 g. farina 00 - 100 g. farina manitoba - 250/300 g. lievito madre (o 1 bustina di lievito di birra secco) - zucchero - sale - acqua tiepida.
Mettere il lievito con 1 cucchiaino di zucchero e un po d'acqua tiepida in una terrina, mescolare
Aggiungere le farine e il sale, impastare tutto aggiungendo dell'acqua fino ad ottenere un impasto morbido.
Fare dei grissini  e metterli sulla teglia rivestita con carta forno.
Far lievitare un paio d'ore nel forno spento











Con lo stesso impasto ho fatto anche degli sfilatini....











Fare cuocere in forno caldo (all'interno mettere un pentolino d'acqua) a 190° per 25/30 minuti.......



18 agosto 2014

buon onomastico Elena.....


Oggi è S. Elena e festeggio l'onomastico di mia figlia........
Tanti auguri!!!!


14 agosto 2014

buon ferragosto!!!!



Ovunque voi siate vi auguro di trascorrere una serena giornata.......

10 agosto 2014

buon onomastico Lorenzo....



Al mio nipotino Lorenzo...........



Stasera è anche la notte delle stelle cadenti...
A voi che leggete il mio blog auguro....
che i vostri desideri diventino realtà



08 agosto 2014

cara amica.....



“La vita è come un pianoforte... 
i tasti bianchi rappresentano la felicità e i neri la tristezza... 
In qualsiasi modo vada la tua giornata ricorda che 
anche i tasti neri servono per fare musica”
Miley  Cyrus


Cara amica, anche da qui voglio dimostrarti la mia vicinanza,  
questo periodo negativo passerà, combatti come sai fare tu e ritroverai il sorriso........ 
lo sai non sei sola....con affetto ti abbraccio 

02 agosto 2014

crespelle speck e formaggio...


Eccovi un'altra ricetta gustosa preparata da Elena, che è piaciuta anche ai miei nipotini....

In una ciotola mettere 250 g. di farina, 1 pizzico di sale e ½ litro di latte, lavorare con le fruste o lo sbattitore fino ad ottenere un composto liscio. In una scodella sbattere con una forchetta 3 uova aggiungerle alla pastella mescolare.
Fare riposare la pastella in frigorifero coperta per almeno mezz'ora. Toglierla dal frigor e aggiungere 40 g. di burro sciolto.
Nella padella per crespelle fare fondere poco burro, e versare un mestolo di pastella al centro della padella e distribuirla uniformemente e velocemente sul fondo.
Fare cuocere per un minuto quando sarà dorata, girarla e fare dorare, quando è pronta metterla su un piatto e continuare allo stesso modo fino ad aver finito la pastella.







Fare sciogliere in una padella una noce di burro, cuocere il radicchio, lavato e tagliato a listarelle, coperto a fuoco basso per circa 10/15 minuti






Appoggiate sopra ogni crespella due fette di speck un po' di radicchio e abbondante fontina tagliata a dadini (potete sostituire la fontina con altro formaggio a vostro gusto) piegate le crespelle a metà e poi in quattro.







Mettere le crespelle in una teglia antiaderente, spolverizzarle con abbondante formaggio grattugiato e fontina tritata (o altro formaggio da voi scelto) versate sopra del burro sciolto
Scaldare il forno a 180° e infornare per qualche minuto nel forno caldo sotto il grill.