Ci sono costruzioni realizzate nei secoli scorsi, abbarbicate sulle rocce...........
Sono gli eremi dove gli eremiti decidevano di vivere in solitudine e meditazione,
alcuni di questi sono poi diventati luoghi di culto ed hanno dato vita a molte leggende........
Vere meraviglie se pensate che quando li hanno costruiti non esistevano gru e mezzi aerei......
Eppure li hanno realizzati e non hanno problemi di cedimenti come molte costruzioni moderne.....
Meraviglie dei tempi passati!!!!!
Eremo di San Colombano....
Nel mezzo di una suggestiva parete rocciosa a circa 120 metri di altezza dal letto del fiume Leno, vicino a Rovereto, si trova l'eremo dedicato a San Colombano. Dalla strada si percorre un sentiero e dopo qualche centinaio di metri inizia una scalinata di 102 gradini scavati a mano nella roccia (probabilmente dagli eremiti stessi) che costeggia la montagna.
Una scritta incisa sulla roccia accanto al campanile farebbe risalire la ''grotta degli Eremiti' al 753, quando un "Pio Uomo" in cerca di un luogo dove isolarsi dal mondo trovò questa grotta protetta dal tetto naturale formato dalle rocce. Anche sulla chiesetta ed il romitorio la storia si mischia alla leggenda, ma c'è accordo nel ritenere che vennero costruiti probabilmente intorno all'anno 1000 anche se il primo documento che testimonia l'esistenza della chiesa di San Colombano è del 1319.
Fu completamente ristrutturato e rimesso in sesto dopo decenni di incuria e vandalismo nel 1996
Nella cappella è conservato un affresco raffigurante la madonna e i santi, salendo pochi gradini si arriva alla Grotta dell'Eremita che venne utilizzata fino al 1781, anno in cui venne abolito il romitaggio da Giuseppe II d'Asburgo.
Uno degli affreschi nella grotta racconta la leggenda della lotta tra San Colombano e il drago e l'altro raffigura il paradiso.
Sopra si trova il campanile ed una saletta dove ci sono fotografie e documenti.
Ma altre sono le storie che avvolgono questo luogo magico, dalla peste dei gelsi cessata per l'intervento del santo alle processioni per chiedere la fine della siccità nel XV secolo.
Santuario Madonna della corona...
Ilsantuario Madonna della corona si trova a metà della parete verticale rocciosa del Monte Baldo (Verona), a 700 m. di altitudine, scavata completamente nella roccia viva che scende a picco per 400 metri. Le pareti di sinistra e l'abside sono costituite dalla roccia stessa. Il santuario viene chiamato "della Corona" per la forma delle rocce che lo circondano.
Fu in origine sede di eremiti (1139) legato al Monastero di S. Zeno in Verona; il romitorio era dedicato alla Madonna col titolo di Madre di Dio, e verso il 1437 passò sotto l'ordine dei Cavalieri di Malta. Dal 1480 al 1522 fu costruita una chiesetta. Il nucleo originario risale alla prima metà del XVI secolo per ospitare la statua di pietra che rappresenta la Pietà e che ancora è venerata nel santuario.
In passato era raggiungibile, dal basso, solo a piedi con una scalinata di ben 1540 gradini (il sentiero della speranza)....o con un sistema di carrucole.
Oggi è raggiungibile, anche dall'alto, attraverso una stretta strada che termina in una galleria scavata nella roccia, per il trasporto di anziani e malati c'è un pulmino, ma è vietato l''accesso ad altri mezzi privati.
Questa strada è percorribile solo a piedi, e lungo il tragitto ci sono le quattordici stazioni della Via Crucis e viene riprodotto il sepolcro dove venne messo Gesù dopo la sua morte.
Eremo di S. Bartolomeo....
L'eremo
ha origini antichissime, precedenti all'anno mille, è ubicato a
mezzacosta, sul versante esposto al sole del vallone di S. Spirito,
costruito sotto un ampio tetto di roccia.
Vi si accede
attraverso due sentieri: il primo, scendendo dalla Valle Giumentina,
permette di vedere l’eremo sul versante opposto mimetizzato nella
roccia; il secondo, scendendo da Roccamorice, termina con una breve
ma suggestiva galleria scavata nella roccia che immette nel
camminamento antistante all'eremo.
Al
centro della balconata ci sono due scale una delle quali detta Scala
Santa. Lungo
la balconata si trova una vasca per la raccolta dell'acqua piovana.
Sulla
facciata ci sono due affreschi del XIII secolo: una Madonna col
Bambino e un Cristo benedicente.
L’eremo è quasi interamente
incastonato nella roccia, ed è costituito da una cappella e da due
vani scavati nella roccia destinati agli eremiti, il portale è
costituito da un semplice architrave in pietra.
Sopra
l’altare c'è una nicchia contenente una statua lignea
ottocentesca di San Bartolomeo, raffigurato con un coltello, dato
che subì il martirio dello scorticamento.
All'interno della chiesa, sotto una pietra squadrata, vi è una piccola sorgente
d’acqua. È l’acqua di S. Bartolomeo, dalle proprietà
taumaturgiche, che viene raccolta con un cucchiaio e mescolata con
l’acqua di una sorgente sul lato destro del sottostante torrente
Capo la Vena.
Il Santo viene festeggiato il 25 agosto portando la
piccola statua in processione fino alla chiesa parrocchiale di
Roccamorice, dove rimane per circa un mese.