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07 febbraio 2014

il bucaneve....


Tra la neve un fiorellino 
mette fuori il suo capino. 
Bianca e gialla è la corolla
sbuca fuori dalla zolla. 
Passa un cervo e dice lieve 
''Ben tornato, bucaneve! 
Resterò a te vicino 
oh mio caro fiorellino.''
Flora Cardenti


In questo periodo è ancora inverno e nei boschi assopiti, immersi nel biancore che ancora ricopre la terra addormentata, il piccolo bucaneve spunta fra la neve bianchissima, fra i fili d’erba ricamati di brina, annunciando il risveglio di tutta la natura.
Si chiama bucaneve proprio perché buca il terreno nevoso per emergere e schiudersi, è conosciuto anche con altri nomi : fior di neve, lacrima bianca, goccia di neve ,campanella del lupo e  stella del mattino
I suoi molti nomi raccontano tutti della sua delicatezza, del suo candore, della sua bellezza semplice e discreta, della sua purezza quasi intoccabile.
Il bucaneve è ritenuto simbolo di speranza e di consolazione, di passaggio dal dolore a un nuovo inizio per via del suo sbocciare quando il clima è ancora freddo, spingendo le foglie attraverso il suolo ghiacciato dalla neve diffondendo poi un dolce profumo simile a quello del miele appena la temperatura si scalda.



Ci sono alcune antiche leggende che narrano l'origine del bucaneve.... 

Una racconta che sia diventato simbolo di speranza nel momento in cui sbocciò davanti ad Adamo ed Eva per confortarli quando furono cacciati dal giardino dell'Eden.
Nella leggenda cristiana, dopo la cacciata, Adamo ed Eva si ritrovarono in una buia terra inospitale, fredda e innevata per via dell’inverno, ma un Angelo li consolò promettendo che pure lì sarebbe arrivata la primavera e, come segnale, soffiò su alcuni fiocchi di neve che stava scendendo e che, una volta giunti al suolo, si trasformarono in bucaneve. 
Così, con i bucaneve che sbocciarono su uno stelo esile verde brillante nella settimana invernale più tetra, nacque la speranza di tempi migliori. 

E’ leggenda anche il racconto tedesco su Dio che, completando la Creazione della Terra, chiese alla neve di scendere sui fiori per colorarsi un po’, ma tutti i fiori rifiutarono, eccetto il bucaneve. Così, da allora, per ricompensare il bucaneve, la neve lo lascia fiorire ogni anno prima che inizi lo spettacolo primaverile


Oltre le leggende ci sono anche delle favole sul bucaneve, da leggere ai nostri figli e nipoti......

La favola del bucaneve
di Lidia Menorello

C'era una volta tanti e tanti anni fa, al ritorno dall'ennesimo viaggio sulla terra, il giovane principe Bucaneve udì una fanciulla cantare e, di quel canto, si innamorò perdutamente.
Arrivato nel Paese dell'Inverno, chiese a re Gelo, suo padre, il permesso di sposarla ma questi, brontolando cupi presagi, rispose che il loro amore non aveva speranza perché la fanciulla era la principessa Primavera e abitava la regione dei venti e dei fiori mentre lui, Bucaneve, era il principe delle nebbie e del gelo...
“Scordati, figlio mio, questa pazzia!” tuonò cupamente re Gelo.

Passò, così, un altro inverno lungo e silenzioso, ma il cuore di Bucaneve, abitato dalle brume del mattino, non riusciva proprio a dimenticarla così, alle prime avvisaglie della nuova stagione, il giovane principe decise di attardare un po' il suo ritorno.
Lungo il sentiero ancora impreziosito da luminosi cristalli di ghiaccio, attese l'arrivo di Primavera... e lei arrivò, leggera, accompagnata da un canto gioioso.
Bucaneve, nascosto tra i cespugli, riconobbe l’Amore.
Il capo inghirlandato da piccoli fiori, la sottile veste di aliti di vento, i ridenti occhi di azzurro marzolino... la bella principessa incantò per sempre il giovane principe.
Da lontano, il richiamo di re Gelo giunse cupo, come brontolio di tuono, per ricordargli che doveva affrettarsi a rientrare nel Paese dell'Inverno... ma Bucaneve non lo ascoltò e continuò a perdersi negli occhi di Primavera che, a piccoli passi, si avvicinava danzando.
 
Giunta accanto al cespuglio, un brivido increspò le braccia nude. 
Poi, incerta, guardò intorno e... finalmente lo vide.
Avvolto nel mantello di candida neve, la corona scintillante di brina, fiera sul capo, la spada di ghiaccio, splendete al fianco e due meravigliosi occhi cerulei e inquieti come la tormenta... il giovane rapì per sempre il cuore della principessa.
Intorno, come richiamato da un evento magico e misterioso, tutto tacque e il mondo si incantò negli occhi dei due innamorati.
Per non ferire a morte il Signore dell'Inverno, il sole nascose i suoi raggi dietro le nuvole e il gelido vento, che seguiva sempre Bucaneve, per non assiderare Primavera, andò a fare mulinelli più lontano.
Allora il principe avvolse nel soffice mantello la fanciulla e si tennero stretti a lungo, giurandosi eterno amore.
Quando il sole fece nuovamente capolino tra le nuvole, Bucaneve baciò Primavera  
"Non temere" le disse 
"perché alla fine di ogni inverno tarderò di un giorno il mio ritorno nel Paese del Gelo e quando arriverai io sarò qui ad aspettarti". 
Poi, rapito per sempre dal vento di tormenta che lo nascose, svanì tra le nebbie...
E lei, rimasta sola, chinò il capo e pianse. 
Ma quando una lacrima toccò il terreno, tra le impronte di neve lasciate dall'amato spuntò un piccolo fiore bianco, dai petali delicati, che Primavera raccolse e strinse al petto, nuovamente felice...
 ... E da allora, ogni fine inverno, nei campi scintillanti di brina e neve sboccia un piccolo fiore, che qualcuno ancora chiama Bucaneve per ricordare la promessa fatta dal giovane principe dell'Inverno alla bella principessa Primavera......

13 commenti:

  1. Cara Andreina, consoliamoci guardando questi bellissimi bucaneve.
    Ciao e buon fine settimana.
    Tomaso

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  2. Bellissimi sia il bucaneve che il campanellino di primavera! I fiori spontanei sono meravigliosi e non a caso ci sono tante storie e leggende su di loro…buon fine settimana!!

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  3. Grazie delle belle storie
    ciao Giuliana

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  4. Che belle le leggende sul bucaneve , sono tutte delicate proprio come lo è questo delizioso fiorellino. Quest'anno ancora non li ho visti qui nei nostri boschi , forse bisogna aspettare qualche settimana ma poi arrivano , li trovo sempre. Ti abbraccio cara Andreina.

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  5. è un bellissimo fiore ,delicato e forte
    lu

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  6. le storie non le conoscevo! grazie è proprio vero che non si finisce mai d'apprendere! che meraviglia i bucaneve! un abbraccione e buon fine settimana

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  7. Che belle leggende, non le conoscevo.

    Buon fine settimana, Andreina.

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  8. Leggendo il tuo post ho imparato qualcosa di nuovo anche oggi, brava.

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  9. che meraviglia, hai fatto un post di "botanica incantata"
    ciao Marina

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  10. ho visto il bucaneve solo una volta in un paese nordeuropeo,qui non si vede neanche la neve
    carine le storie che accompagnano la bella foto
    buona domenica Andreina

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  11. sono bellissimi questi racconti , non li sapevo proprio!!! è delizioso quel fiorellino!!
    ciao cara

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