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28 gennaio 2011

I giorni della merla....



Gli ultimi tre giorni di gennaio, 29-30-31, sono tradizionalmente considerati i giorni più freddi dell’inverno.

Secondo una leggenda, sono chiamati della merla perché, per ripararsi dal gran freddo, una merla si rifugiò con i suoi merlottini in un comignolo, e ne emersero il primo febbraio tutti neri.
E neri furono i merli da quel momento, perché prima erano bianchi.


Ma perché sono i giorni più freddi dell’inverno?
A prescindere che non tutti gli anni sono o saranno stati i più freddi, che siano tra i più gelidi deve avere un fondo di verità se ne è nata una leggenda, che ha sempre per protagonista un merlo.
Gennaio aveva 28 giorni ed era il mese più freddo dell’anno.
Giunto al 28° giorno, un merlo, rallegrato, gridò al cielo: “Più non ti curo Domine, che uscito son dal verno”.
Gennaio si vendicò  facendosi prestare tre giorni da febbraio e rendendoli ancora più gelidi.
Da allora gennaio ha 31 giorni e febbraio 28............


Si dice anche che............
se i Giorni della Merla sono freddi, la Primavera sarà bella, se sono caldi la Primavera arriverà in ritardo.

15 gennaio 2011

Collo-cappuccio bianco...

Avevo visto dei modelli simili e mi piaceva l'idea di fare un morbido collo in lana che però poteva diventare anche un cappuccio............
Allora ho fatto questo a maglia con filato di ciniglia.........vi assicuro è morbido, caldo e comodo.........
Penso che ne farò altri............


10 gennaio 2011

Premio da Bilibina....

Premio Sunshine Award

Ho ricevuto questo premio da Carmen del blog
"le idee di bilibina" .............
Grazie per aver pensato a me.......


Secondo le regole che potete leggere qui........ dovrei assegnarlo a 12 bloggherine,
ma preferisco dedicarlo a tutte le amiche che passeranno dal mio blog......
Quindi ciascuna di voi se ha piacere può ritirarlo!!!!

08 gennaio 2011

Scaldamuscoli....

Questi sono i primi...........

Versione bianca, lavorati a maglia, il bordo è fatto con la lana pompom..............




Versione in due tonalità di marrone, lavorati a maglia....................

 

05 gennaio 2011

La befana vien di notte......

Alcune versioni della filastrocca sulla befana....
"la befana vien di notte"...............


La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
col vestito alla romana:
Viva viva la Befana!
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
con la scopa di saggina:
viva viva la nonnina!

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
le calzette a la romana
tira giu' la cappellana.

                              
La Befana vien di notte,
con le scarpe tutte rotte,
la Befana è una vecchina
che col sacco si fa china
mangia arance e beve vino
porta i doni ad un bambino
poi all'alba si nasconde
per tornare il prossimo anno
se non prende un gran malanno.


La Befana zitta zitta
quando vien la neve fitta
passa riempie la calzina
oh, che bella Befanina!

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
il suo sacco è pien di toppe
e le ossa ha tutte rotte.


La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
il vestito trulla là, la Befana:
"Eccomi quà!!!"

La Befana vien di notte,
con le scarpe tutte rotte,
le sue guance son pagnotte,
i suoi occhi fanno a botte.
Ti va bene se ci credi,
perché troverai bei doni.
Ti va male se la vedi
mentre passa a mezzanotte,
perché troverai carboni
con cipolle cotte!"
Vien dai monti a notte fonda.
Com'è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene, viene la Befana!

La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte
un ciuffone tutto blu
fichi e noci butta giù.



Immagino che stasera aspettate tutte la Befana...
Vi porterà il carbone?
 Ma no!...
forse qualche regalino carino...forse... fate le brave e vedremo...
Un abbraccio a tutte voi che passate da qui.....

04 gennaio 2011

La leggenda della Befana....

Il termine “Befana” deriva dal greco “Epifania” che significa “apparizione, manifestazione”.
Avvenne che, nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio quando i Re Magi fecero visita a Gesù per offrirgli oro, incenso e mirra,  anche la Befana apparve, nei cieli, a cavallo della sua scopa, ad elargire doni o carbone, a seconda che i bambini siano stati buoni o cattivi.


Una leggenda spiega la coincidenza così:

una sera di un inverno freddissimo, bussarono alla porticina della casa della Befana tre personaggi elegantemente vestiti: erano i Re Magi che, da molto lontano, si erano messi in cammino per rendere omaggio al bambino Gesù.
Le chiesero dov’era la strada per Betlemme e la vecchietta indicò loro il cammino ma, nonostante le loro insistenze lei non si unì a loro perché aveva troppe faccende da sbrigare.
Dopo che i Re Magi se ne furono andati sentì che aveva sbagliato a rifiutare il loro invito e decise di raggiungerli.
Uscì a cercarli ma non riusciva a trovarli.
Così bussò ad ogni porta lasciando un dono ad ogni bambino nella speranza che uno di loro fosse Gesù.
Da allora ha continuato per millenni, nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio a cavallo della sua scopa…a portare i doni ai bimbi...........